Una innovativa tecnica chirurgica potrebbe portare sollievo (e non poco), ai pazienti affetti dalle malattie oncologiche. Oggi infatti nellospedale di Chioggia, nel corso di un intervento è stato usato un particolare ago incandescente per battere il tumore in pochi minuti. Denominata termoablazione mediante microonde, questa nuova tecnica operatoria in pochi minuti è in grado di intervenire – fino a scioglierli in tumori (purché non superiori ai 4 cm) e forme metastatiche al fegato, ai reni, ai polmoni, alla tiroide e alle ossa. La straordinarietà è inoltre rappresentata dal fatto che basta ununica seduta, anche ambulatoriale. Come dicevamo, questa metodica rivoluzionaria nel trattamento di alcune neoplasie è stata utilizzata nella Chirurgia e Medicina dellospedale di Chioggia. Gli specialisti – si legge sul sito dell’Ulss 14 di Chioggia – hanno curato con questo trattamento in soli 5 minuti un signore chioggiotto di 75 anni che era affetto da una grave lesione metastatica epatica. “Lintervento di alta specialità si è tenuto nelle nuove sale operatorie di day surgery, recentemente restaurate. La termoablazione mediante microonde spiega il dott. Salvatore Ramuscello, primario di Chirurgia Salvatore Ramuscello, insieme al responsabile del servizio di ecografia interventistica Mario Della Loggia è un nuovissimo trattamento che necessita di un generatore di microonde e di un terminale chiamato antenna che, mediante guida ecografica, viene inserita direttamente nella lesione”. Entrando nello specifico dellintervento, gli esperti dell’Ulss 14 di Chioggia spiegano che “Lantenna attraverso un aumento di temperatura rapido, controllato e localizzato, provoca la distruzione del tessuto malato con la massima precisione. Possiamo intervenire in maniera mininvasiva, con una piccola incisione di 2-3 millimetri, su tumori importanti e calibrare il tipo di cura a seconda della neoplasia: si agisce localmente, delimitando e colpendo solo larea interessata dalla malattia. Persino lintensità di calore e la durata dellintervento viene misurata in base alla grandezza del tumore da distruggere – sottolinea il team di medici – In questo modo evitiamo lasportazione chirurgica, rendendo possibile il trattamento anche su pazienti pluripatologici, quindi inoperabili e fragili, con tempi di ricovero più brevi e una migliore ripresa funzionale dei pazienti stessi”. Dal canto suo, ha osservato il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben: I nostri professionisti stanno al passo con i tempi nella formazione e nelle tecnologie proprio per garantire servizi eccellenti ai cittadini che scelgono le nostre strutture. Cerchiamo di curare con le tecniche più innovative, che permettono ai nostri malati di soffrire di meno e di tornare a casa propria e riprendere la quotidianità in tempi rapidi. Davvero una bella notizia.
M.